Una tavola rotonda nell’ambito di una fiera enogastronomica che riunisce produttori artigianali, belle aziende del territorio, artigiani amici da ogni parte d’Italia, cuochi, show-cooking e – che è l’elemento più importante – tantissima gente. Che assaggia, compra e che si iscrive a corsi di pasticceria piuttosto che a corsi di cucina. So bene che per le grandi città tutto ciò è scontato ma per Fermo e, per le Marche in generale, è un successo enorme.
L’identità territoriale, forte, coesa ed aperta al confronto, che coglie il bicchiere della globalizzazione “mezzo pieno” e ne fa cassa di risonanza e scenario di crescita e sviluppo, con nuovi format promozionali, nuovi mercati da esplorare, nuove forme di aggregazione che creano valore aggiunto.
Da semplice manifestazione, il “fenomeno Tipicità” si è gradualmente evoluto in laboratorio di promozione e marketing territoriale, innovativo e partecipativo, in grado di catalizzare l’attenzione ed allacciare relazioni in campo nazionale ed internazionale.
Ed oggi, si sostanzia in un consolidato “brand ombrello” che si declina nelle variegate sfaccettature del Made in Marche di qualità che piace al mondo, muovendo dal centro propulsore del food&wine, passando per l’attrattività del territorio con Tipicità Experience e sublimando il “saper fare” che ci distingue, con Art&Genius.